Resto al sud è un progetto che sostiene la nascita e la crescita di nuove realtà imprenditoriali nelle regioni del sud Italia. In particolare si applica in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. A queste si aggiungono anche il Lazio, le Marche, e l’Umbria.
Il Progetto finanzia attività produttive per l’industria, l’artigianato, la pesca e l’acquacoltura, il turismo, i servizi alle imprese e alle persone, il commercio, e tutte le attività professionali.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un massimo di 50.000€. Il fondo finanzia i richiedenti fino al termine dei fondi disponibili. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Il fondo prevede l’apertura di un finanziamento garantito, composto da un 50% della cifra a fondo perduto, e un 50% da rimborsare alla banca tramite rate mensili senza interessi.
Resto al sud è promosso da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo. L’agenzia è di proprietà del Ministero dell’Economia, e serve a dare un impulso di crescita economica al Paese. Punta sui settori strategici, e ha lo scopo di ridurre la crisi del Mezzogiorno.
Si tratta di incentivi nazionali, per incentivare la nascita di nuove imprese e startup.
Resto al Sud: requisiti per richiedere l’incentivo
Per poter usufruire dell’incentivo offerto da Invitalia, bisogna essere maggiorenni, e comunque non aver superato il cinquantacinquesimo anno di età. Bisogna avere la residenza in una delle regioni indicate, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Lazio, Marche, Umbria, e avere un progetto per la nascita, o per lo sviluppo, di un’attività imprenditoriale, o di libera professione.
L’attività deve appartenere al settore industriale, tessile, turistico, commerciale, agricoltura, o di fornitura di servizi alla persona. In alternativa, nel caso di attività di libera professione, può essere riferibile a qualsiasi tipo di lavoro.
Il candidato deve presentare un progetto chiaro, con un resoconto delle spese a cui andrà incontro. La proposta verrà valutata, e, se positiva, il candidato potrà ottenere il fondo.
Come funziona il fondo
Le agevolazioni possono arrivare a coprire anche il 100% delle spese, e sono suddivise in due parti: il 50% è a fondo perduto, mentre l’altro 50% prevede un finanziamento bancario garantito dal fondo Garanzia per le Piccole Medie Imprese. Il finanziamento è completamente privo di interessi, in quanto questi sono a carico di Invitalia.
Il finanziamento massimo è di 50.000€ per ogni richiedente, e di 200.000€ massimi nel caso di società composte da quattro o più soci.
A questo si aggiunge un contributo a fondo perduto di 15.000€ per le ditte individuali e le attività professionali, e fino ad un massimo di 40.000€ per le società.