L’occhio delle fave: ecco come si chiama, cosa indica e come cucinare questo legume

Cucinare è un’arte che molte persone desiderano imparare per se stessi oppure per imparare il mestiere del cuoco.

È importante saper usare non solo le pentole e le padelle di diversi materiali ma sapere anche quali sono i tempi di cottura dei vari cibi e con con che salsa o ingrediente è meglio abbinarli per creare primi, secondi, contorni e anche salse di accompagnamento.

Ogni prodotto ha delle caratteristiche possono aiutare a capire come si può cucinare per dare gusto al piatto.

Vediamo cos’è “l’occhio delle fave” e come vengono cucinate.

Come si chiama e cosa indica?

La fava è un legume piccolo, grosso, carnoso di colore verde acceso, ma altre specie e varietà possono avere altri colori come il viola, il giallo ed il rosso.

Appartiene alla famiglia delle piante Vicia Faba che ha origini dall’Asia, provengono da rami che possono raggiungere 1,70 m di altezza, quando nascono sono racchiuse in un involucro che ricorda molto la nascita dei piselli.

La parte della fava che viene chiamata “occhio” ha un nome specifico ed è Ilo, esso è una specie di ombelico che rimane dal baccello in cui è nata la fava, dal suo colore è possibile capire il grado di maturazione del legume e quando è possibile raccoglierla.

Non è una parte velenosa ma in alcuni casi va sempre tolta e pulita prima di essere usata in cucina.

 Come cucinare questo legume?

Le fave possono essere mangiate sia cotte che crude. Una tradizione italiana che ha origini romane dice che il 1° Maggio (festa dei lavoratori) bisogna mangiare fave crude e pecorino.

Ma se le face ci servono per cucinare un primo piatto, oppure da usare come contorno è meglio cucinarle per renderle cotte, in questo modo cambia il sapore e sono più facili da aggiustare con altri ingredienti.

Per bollirle è indispensabile prima lavarle sotto l’acqua corrente, quando l’acqua nella pentola inizia a bollire bisogna buttarle dentro e mescolare con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchino sul fondo. Aggiungere poi un po’ di sale e anche un po’ di olio, dopo circa 25 minuti scolarle usarle a proprio piacimento.

Se bisogna usarle per un primo un consiglio per mangiarle insieme alla pasta è creare una specie di crema a base di formaggio spalmabile, insieme daranno vita ad una particolare salsa deliziosa che si può aggiustare anche con un po’ di pepe nero.

Se invece le vogliamo utilizzare intere è utile anche metterle in padella con un filo d’olio insieme alla pancetta, una volta scottate e cotte possono essere messe in un piatto con l’insalata, oppure possono essere messe in un uovo sbattuto che poi verrà usata per una quiche semplice.

Oppure si possono tagliare a piccoli pezzi, mescolati un un uovo sbattuto con anche della ricotta e poi metterla in padella per fare una frittata diversa dal solito.