La scultura di Michelangelo al Castello Sforzesco: quando è stata realizzata la Pietà Rondanini? Qual è la sua storia?

Michelangelo Buonarroti fu uno dei più grandi scultori ea artisti del Rinascimento, grazie a lui si possono ammirare opere sia in marmo che dipinti come la Cappella Sistina.

Molte delle sue statue sono in molte città come Firenze, dove c’è il David, la Pietà che si trova nella Cattedrale di San Pietro a Roma e molte altre ancora; egli aveva una particolare capacità di far uscire da un blocco di marmo uno straordinario capolavoro, per questo venne richiesto in molte parti d’Italia per dei lavori su commissione.

Egli morì a 89 anni e purtroppo alcune delle sue ultime sculture rimasero incompiute, una di queste è la Pietà Rondanini.

Ecco la sua storia e dove si trova.

Quando è stata realizzata la Pietà Rondanini?

Questa statua fu realizzata dal 1542 fino al 1545, è una statua in marmo che raffigura il momento più struggente della storia cristiana, ovvero quando consegnano Gesù morto sulla croce tra le braccia della madre.

Il suo nome deriva dal palazzo Rondanini di Roma in cui risiedeva prima di trasferirla al Castello Sforzesco di Milano nel 1961, in quel periodo Michelangelo era ancora vivo, infatti seguì la statua a Milano per portare le ultime e continua modifiche.

Questa fu l’ultima sua opera che continuò a modificare fino alla morte , infatti la statua sembra “non completa” o “non finita” ma è proprio per questo che essa è ritenuta un’opera d’arte interessante agli occhi di chi ama l’arte e la scultura.

Come alcune delle sue altre statue, pure questa pietà è stata costruita secondo uno schema piramidale, ovvero base larga che salendo si restringe come se fosse appunto una piramide, proprio per questo si possono notare dei particolari, principalmente sul corpo di Gesù, che riescono ad avere un impatto emozionale che rispecchia il dolore di quel forte momento.

Qual è la sua storia?

Questa statua nacque durante gli ultimi anni della sua vita, Michelangelo aveva ripreso a scolpire il marmo perché riusciva ad esprimersi meglio, dove pensava di avere la più assoluta liberà di espressione.

Prima di questa statua aveva già avuto in commissione un’altra Pietà chiamata “Pietà Bandini” su commissione per quella che sarebbe stata la sua tomba, ma per errore si rovino e lui ebbe un’attacco d’ira contro la sua opera e l’abbandonò.

La Pietà di Rondanini avvenne nel 1561, era anch’essa un opera su commissione per il Papa Giulio II per la propria scultura sepolcrale, solo che non riuscì mai a terminarla dato che la modificava in continuazione.

Infatti questa che possiamo ammirare ora è la seconda versione e dopo la sua morte vennero ritrovate delle lettere in cui spiegava in modo preciso come non finirla e fu lasciata così.

Nonostante quest’opera venga classificata come “incompiuta” viene considerata lo stesso come un risultato davvero importante creato dal genio di Michelangelo Buonarroti che svolse la sua attività e diede vita alla sua arte fino alla fine.