La carbonara è un piatto dalle origini romane molto consumato in tutta Italia e anche nel mondo, e al solo nominarla sale in tutti l’acquolina in bocca. È un piatto molto veloce da cucinare e in compagnia si gusta ancora di più; ma com’è nata la carbonara? Che origini ha? Perché ha questo nome particolare?
Origini
In molti pensano che sia nata dopo la liberazione dell’italia da parte degli americani nel 1944 perché loro portarono il bacon in Italia e gli italiano lo utilizzarono insieme alle uova; non è detto che sia vera questa opzione perché nella ricetta originale si usa il guanciale.
Un’altra “leggenda” narra che gli operai romani che lavoravano nelle cave di carbone a pranzo mangiassero questa pasta preparata a casa da loro oppure dalle loro mogli, ed era un pasto che dava loro energia a sufficienza per continuare a lavorare.
Dato che i romani danno termini tutti loro ai lavoratori, loro venivano chiamati “carbonari”.
Forse questa opzione è molto più credibile, ma basta anche chiedere conferma a parenti che in giovinezza hanno lavorato nelle miniere di carbone.
Ricetta
La ricetta originale della carbonara è qui presente:
- 1 rosso d’uovo per ogni persona (3 persone = 3 uova),
- 100 g di guanciale;
- 50 g di pecorino romano;
- sale;
- pepe;
- 250 g di pasta.
Procedimento:
- Tagliare il guanciale a quadratini e metterlo a soffriggere, senza olio perché il guanciale ha già abbastanza grasso, a fuoco medio. Girarlo ogni tanto finché non è arrostito all’esterno.
- Intanto far bollire l’acqua della pasta e separare i rossi d’uovo dall’albume e sbatterli con la forchetta fino a renderlo una crema liquida, a piacere il pecorino lo si può aggiungere anche qui, come il sale e il pepe.
- Quando la pasta risulta aldente, scolarla e metterla subito nella stessa padella del guanciale insieme al composto d’uovo. Se il sale, il pepe e il pecorino non si sono aggiunti prima questo è il momento adatto, e amalgamare il tutto a fuoco basso (l’uovo non deve diventare una frittata).
Varianti
Le varianti della carbonara non valgono solo per il tipo di pasta da usare: maccheroni, spaghetti, penne rigate, penne lisce, fusilli, farfalle,… ma vale anche per la ricetta.
Una variante può essere che al posto del guanciale, dato che ha molto grasso e quindi più “pesante” da digerire, ma è anche più costosa, si può usare della semplice pancetta affumicata.
In molte famiglie, soprattutto del sud, si usa fare un piccolo soffritto di sola cipolla prima di mettere o il bacon o la pancetta.
Per evitare sali in più si può usare il parmigiano al posto del pecorino.
Inoltre c’è chi aggiunge anche un po’ di concentrato di pomodoro per renderla rossa.
I romani poi da questa ricetta hanno inventato molti altri piatti sia aggiungendo che togliendo qualcosa,
un esempio è l’amatriciana, ci si aggiunge la passata di pomodoro ma si toglie l’uovo.
Nella gricia si toglie anche l’uovo ma non si usa il pomodoro, ed esiste anche la gricia con l’uovo ma senza il bacon o la pancetta.
L’importante è sapersi sbizzarrire sempre in cucina.