Un nuovo Vatileaks?

In effetti il nuovo scandalo che ha coinvolto la Chiesa di papa Francesco è abbastanza acclarato e ancora una volta investe la finanza ecclesiastica.

Appartamenti di lusso, come il super attico del Cardinal Bertone, ristrutturato in parte anche con i ricavi delle donazioni destinati a bambini poveri, ricchezza e sfarzo, sicuramente non sono la rappresentazione di una Chiesa povera dei poveri come tanto vorrebbe papa Bergoglio.

Lo scandalo

Il nuovo scandalo è stato scatenato da due libri-inchiesta, Avarizia di Emanuele Fittipaldi, edito Feltrinelli, e Via Crucis, edito Chiarelettere, di Gianluigi Nuzzi. Entrambi i giornalisti ora sono indagati per divulgazione di notizie riservate.

Chi sono state le talpe? L’accusa è rivolta a due componenti della Cosea: monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaoqui, nota pr di Roma, proposta dallo stesso monsignor Bada. Lei non è mai piaciuta: la sua natura ambiziosa e spregiudicata non è mai stata vista di buon occhio.

Quali sono i documenti riservati resi noti? Sono incartamenti della Cosea, la commissione per il rinnovamento delle finanze vaticane voluta da papa Francesco.

Ci sono connessioni con lo scandalo, che invece, investì papa Benedetto?

Sembrerebbe di no. All’epoca i documenti trafugati da Paolo Gabriele, maggiordomo di sua santità, erano privati e personali non amministrativi come nel caso odierno.

Un caso intricato senza dubbio, ma papa Francesco non molla. Continua imperterrito nel suo intento: una rigida spending review per una chiesa nuova e vicina ai più deboli.

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